Vivi il presente come un dono, con semplicità e gratitudine.
Qualunque cosa tu faccia, fai con amore; fai per amore.
Non angosciarti per nulla.
Le sofferenze del passato sono una storia finita. Non c’è nulla che tu possa fare per cambiarle. Lasciale nel passato e lascia il passato alle tue spalle. Il passato non ti appartiene più.
Non lasciarti agitare dal futuro perché non c’è nulla che tu possa fare per controllarlo e dirigerlo dove vuoi tu. Fa bene ciò che ti è chiesto oggi e avrai posato un mattone per costruire un giusto futuro.
Non caricarti di pesi che non puoi portare. Pensa solo a quello che devi fare qui e ora e fallo con serenità e dedizione.
Fermati quando senti che non ce la fai. Concediti lo spazio e il tempo necessario per riprenderti.
Non agitarti per nulla. Non c’è nulla che ti possa cambiare se gli altri non vogliono, allo stesso stesso tempo, che cambi qualcosa.
Non caricarti di problemi che non ti appartengono e che non puoi risolvere. Dà, semmai, il tuo giusto contributo, spronando gli altri a fare altrettanto.
Non darti obiettivi troppo alti. Nessuno ti chiede di fare l’eroe. Persegui obiettivi alla tua portata. È con essi che potrai fare una differenza.
Non sottovalutarti e non accontentarti di obiettivi al di sotto delle tue capacità. Non sarai capace di dare un significato alla tua vita.
Non sottovalutare il potenziale di bene che c’è in ognuno. Dagli spazio: chi vuole lo esprimerà.
Non agitarti davanti all’indifferenza e alle resistenze degli altri.
Non permette a nessuno, mai, di farti sentire sbagliato.
Non abbandonare nella solitudine chi ti chiede di stargli accanto e non fare promesse che non puoi mantenere.
Non essere indifferente al dolore dell’altro.
Non compiacerti mai del dolore di chi ti ha fatto del male.
Ricordati che nessuno può farti del male se non sei tu a permetterglielo.
Tieni lontana ogni persona tossica e conflittuale e non lasciarti imprigionare in conflitti e disordini che non ti appartengono.
Allontana dalla tua vita e dalla tua mente ogni persona e cosa che mirano solo a distruggere la tua serenità e la tua persona e non sentirti in colpa.
Individua i perimetri di ogni zona di conflitto e stanne lontano. Non ingaggiare in conflitto con nessuno e non lasciarti trascinare dentro le zone di guerra degli altri.
Libera la tua mente da pensieri negativi e ricorrenti che ti portano angoscia. Per farlo dedicati a qualcosa di bello e che ti fa star bene.
Non fare mai del male a nessuno. Se lo hai fatto, chiedi perdono.
Siamo tutti fragili nella nostra umanità. Se sbagli ammettilo, senza rimorsi, e chiedine scusa.
Se vuoi fare pace con qualcuno considera se sia opportuno che tu faccia il primo passo. Ciò che importa non è che l’altro accetti la tua pace ma che tu l’abbia chiesto.
La tua vita è un dono. Vivila con entusiasmo e con senso di responsabilità.
Sii generoso secondo le tue capacità, metti sempre una parola di pace e opera sempre per la giustizia.
Tutto ciò che non riesci a gestire e che rischia di frantumare la tua vita mettilo in Dio. Consegna tutto a lui e abbandona te stesso in lui. Lasciati portare da lui.
Sii sempre un’anima bella. Lascia sempre, ovunque tu vada, il buon profumo della tua anima e fa che tu sia il motivo per accendere il sorriso nella giornata di coloro che incontri.
Alla fine di ogni giorno fermati un attimo. Scrivi su un quaderno almeno una cosa bella che ti è capitata nella giornata e rendi grazie a Dio. Fallo ogni sera. Vedrai che anche nelle tempeste, non ci saranno mai pagine vuote.
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“Non rendete a nessuno male per male… Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male”.
(Lettera di San Paolo ai Romani 12, 17.21)
“Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.
(Matteo 6,25-33)
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