L’eredità di padre Giovanbattista Cappellaro. Cosa direbbe oggi (2012)

Uno dei massimi leader spirituali del Movimento per un Mondo Migliore, padre Cappellaro continua ad ispirarne l’anima

Padre Giovanbattista Cappellaro (Juan Bautista, per quelli che lo chiamavano col suo nome in spagnolo, era un prete diocesano di Buenos Aires, nato a Udine. Emigrato a 9 anni in Argentina, maturò lì la sua vocazione sacerdotale. Era già attivo nel Movimento quando fu chiamato, nel 1969, da padre Riccardo Lombardi, a trasferirsi a Roma per occuparsi del Centro Internazionale di Spiritualità. Da quel momento padre Cappellaro sarebbe stato uno dei massimi ispiratori del Movimento fino alla sua morte sopraggiunta il 24 agosto 2008.

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Uno stralcio dell’intervista fatta a don Gino Moro, in occasione del quarto anniversario dalla morte ( 24 agosto 2011)

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Cosa ci direbbe padre Cappellaro oggi? Forse attirerebbe la nostra attenzione sul quadro mondiale e sul fatto che finché l’economia non rinascerà su nuove basi scientifiche ed etiche, misurare su tutti i popoli della terra, non usciremmo dalla crisi. Ci domanderebbe:_in questi mesi di crisi, cosa c’è in gioco? La fine di un sistema ce non vuol morire. Serve – ci direbbe – una nuova immagine di economia, un nuovo sistema economico. Occorre rifare il mondo da capo, occorre trasformare il sistema economico da uno selvaggio a uno_umano, sobrio e solidale, secondo un’economia mondiale etica, per chi usa un’intelligenza illuminante e secondo il piano di Dio per chi crede nel Vangelo.

Deve rinascere il mondo. Se l’economia resta dominio delle lobby, della finanziarizzazione selvaggia, finché viviamo al di sopra delle nostre possibilità basandoci sul debito degli Stati, finché i limitiamo a restaurarla senza ricrearla, non usciremmo fuori di questo ciclo infernale che dopo aver ridotto alla fame ¾ del mondo, ora riduce anche noi. È solo un esempio della legge generale che solo chi sa rinascere diverse volte lungo l’arco della sua esistenza, resta vivo. Altrimenti muore e diffonde tristezza, paura e morte attorno a sé.

Ma dentro e alla fonte dell’economia, ci direbbe padre Juan Bautista, c’è una domanda di una nuova spiritualità. C’è una domanda di un nuovo modello di mondo, di relazioni umane, c’è una domanda di pace. E la fede della Chiesa è sfidata da questa nuova e potente domandaè una sfida che sconvolge il cuore stesso di ogni processo di testimonianza cristiana e di evangelizzazione. È qui il cuore di p. Cappellaro. Era un uomo di Dio, del Dio Trinità.

Questa era la sua casa.

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