Il mestiere di esperto della vita altrui
Il motto di dire cose giuste e farne di sbagliate è molto diffuso in ogni ambito, perché vige un mestiere che non passa mai di moda. Si chiama “esperto di vite altrui”.
Questo mestiere gratuito si esplica nel fare sempre i maestri e i moralisti con la vita degli altri ma quasi mai chi fa questo comprende che ogni vero cambiamento, fosse anche quello del tuo prossimo che sbaglia, nasce sempre dal cambiamento di se stessi.
La mia conversione è l’unica predica che gli altri accetteranno. La mia coerenza è l’unico argomento convincente agli occhi di chi mi guarda. La mia testimonianza è l’unico modo che noi abbiamo per rendere visibile ciò che crediamo.
In questo senso Gesù dice di non chiamare nessuno “maestro o padre”, perché l’unico vero Maestro e Padre sta in cielo e noi siamo tutti sulla stessa barca. E siamo autorizzati ad essere padri e guide solo se siamo segno Suo e non nostro.
La memoria di avere bisogno, di non essere degli arrivati, di non bastare a se stessi, ci aiuta ad avere parole credibili e ragionamenti molto umani.
Infatti noi perdiamo di umanità quando ci dimentichiamo di venire dalla medesima condizione, di avere le stesse domande, e di sperimentare la stessa debolezza.
Ricordarselo ci umanizza. Ricercare lo sguardo compiaciuto e ammirato dell’altro delle volte ci spinge ad essere attori, non veri discepoli.
Non si può emulare la verità, il bene, la giustizia, l’onestà. Chi recita in questi ambiti prima o poi commette sempre qualche passo falso che fa crollare tutto il castello. È lo scandalo a cui sovente assistiamo tutti, e che rappresenta un rischio anche per noi.
Don Luigi Maria Epicoco
Commento al vangelo di Matteo 23,1-12
L’abbraccio dove il dolore del mondo è più forte
Prendersi cura
Non farlo per un pugno di “like”
Il fiore e la pietra
Rivoluzione della gentilezza
Rimani umile
Nessuna causa è persa davanti a Dio
La risurrezione che ha cambiato tutto
Solo chi ama…
La potenza della preghiera
Quanta pace nei silenzi di Dio
Preghiera e perseveranza sono il segreto della vita cristiana
*
Se Dio non tocca il cuore dell’uomo
e non lo chiama,
non può nascere il desiderio
di professare la fede in Cristo.
Nessuno può emettere la professione
della fede in Cristo
se lo Spirito Santo non emette in lui
e con lui quella professione.
Senza una vita cristiana
la professione della fede in Cristo
rimane vuota, senza contenuto.
Senza la preghiera la vita cristiana
semplicemente non può esistere.
Senza la perseveranza quotidiana
è l’impegno del cuore
non esiste la preghiera cristiana.
*
La perseveranza e la continuità
sono il segreto della preghiera cristiana.
La preghiera è l’ossigeno
che fa esistere la vita cristiana.
La professione della fede della Chiesa in Cristo
è il fondamento della vita cristiana
e della preghiera.
Lo Spirito Santo è:
-
il sussurro di Dio che parla al cuore dell’uomo e lo attira verso il Padre;
-
l’Amore di Dio che attira l’uomo verso Cristo e lo invita a professare la fede in Lui;
-
l’anima della preghiera e della preghiera cristiana;
-
sostegno della perseveranza che rende possibile la preghiera
Lo sguardo sereno che tiene il mondo insieme
Quando si crede di aver fede, senza aver fede
Il gelso e il granello di senape
Il cristiano che vive ispirato dalla fede:
– nutre la virtù della speranza, laddove altri si lasciano scoraggiare,
– apre varchi di futuro laddove altri si rassegnano alla prigionia un eterno presente che si ripete e non credono che sia neanche possibile un futuro,
– incoraggia gli animi davanti agli ostacoli laddove altri fermano la corsa,
– non si lamenta perché si fida della potenza di Dio che mantiene quello che promette, laddove altri danno solo un significato di “esempio” alle promesse di Dio,
– scruta la volontà di Dio e sa che è sempre possibile una qualche soluzione, anche temporanea, anche parziale, anche difettosa, laddove altri rinunciano a scrutare, complicano la vita a sé stessi e la rendono impossibile agli altri.
La persona di fede trova sempre le possibili soluzioni ai problemi laddove altri trovano sempre problemi alle possibili soluzioni.
Dio rende possibile quello che altri hanno deciso essere impossibile
*
C’è sempre una soluzione, di qualche tipo, laddove gli altri vedono solo problemi.
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Seme di senape
*
«Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.” (LC 17,16)
*
Semi di senape
.
Albero di gelso
Il prete che sono
*
Sono il prete che sono…
… perché sono l’uomo che sono.
*
Uomo in cammino,
con le scarpe consumate
dal viaggio,
con la saccoccia da viaggio
piena di ricordi, memorie,
speranze, aneliti e sospiri…
*
Piena di tante parole:
parole pronunciate
e tante altre mai dette.
Parole che sono arrivate
a toccare il cuore di tanti
e tante altre parole
perse nel vento, inascoltate, a
volte profanate.
Ma mai… mai parole inutili.
*
Sono il prete che sono…
… perché sono l’uomo che sono.
*
Uomo che scava nel fondo
della sua anima per raccogliere
le riserve di fede e di speranza…
e continuare a far girare
il motore dell’amore
che tutto santifica, tutto
perdona, tutto copre
tutto vince.
*
Uomo in cammino
con tutti gli altri
uomini e donne,
Stanco a fine giornata,
con un corpo indolenzito
ma sempre pronto
ed entusiasta nell’affrontare
il nuovo giorno
che sta davanti…
con tutto quello che
ha da dare: gioie e prove…
ma soprattutto
nuovi incontri
e nuovi volti da scoprire…
e nuovi orizzonti
da contemplare.
*
Uomo che cade
lungo il cammino,
pronto a dare la mano
a chi si è fermato
per aiutarmi a rialzarmi.
Grato a Dio di aver messo
sul mio cammino
persone generose e sensibili,
persone che hanno capito
che la compassione
e l’umanità vengono
prima di tutto:
prima delle appartenenze,
prima delle differenze,
prima di soldi,
prima del partito
e delle sue alleanze.
*
Cercatore sprazzi di umanità
in un mondo de-umanizzato
e imbestialito.
Uomo in cammino,
con gli altri viandanti,
incontrati lungo la strada,
verso una versione
migliore di me stesso,
desideroso di condividere
questa avventura con tutti coloro
che hanno le stesse aspirazioni,
lo stesso desiderio di una
umanità più bella.
*
*
Prete.
Uomo di Dio
a servizio dell’umanità.
*
Prete perché servo…
… felice di essere servo di Dio,
servo del vangelo,
amministratore della
multiforme grazia di Dio,
canale dello Spirito Santo,
per dare luce al popolo
e sostenere il suo cammino di
santificazione.
*
Prete pronto a camminare
alla fine della carovana,
perché in questo momento
serve di più uno
che aiuti i più smarriti
a non restare indietro,
a non perdere il passo
e non perdersi dietro
a chi cammina più veloce…
*
Prete che sa mettersi
in testa alla carovana
con la forza e la tenacia
di un soldato…
per scrutare l’orizzonte
e individuare
le vie di futuro
che lo Spirito Santo
sta aprendo
lungo il cammino…
e dare speranza a chi
ha smesso di credere
e di sperare…
e di sta rassegnando
a subire questo mondo
corrotto di finti credenti
e falsi profeti.
*
Prete. Umile lavoratore
nella vigna del Signore,
in cammino con il resto del
popolo di Dio verso la grande
meta dell’incontro con il Cristo
glorioso…
… e anche verso la migliore
versione del mio essere prete.
*
(In occasione del mio 22° anniversario di ordinazione – 6 settembre 2019)